Selezionato il lavoro vincitore del concorso “In un tempo buio verso la luce”

Selezionato il lavoro vincitore del concorso “In un tempo buio verso la luce”

Oggi, 21 marzo, rendiamo pubblico il lavoro selezionato tra le decine di apporti che sono arrivati in risposta al Concorso “In un tempo buio verso la luce”.

Gli elaborati quest’anno per la maggior parte provengono dai bambini accolti al centro Fonte d’Ismaele e realizzati nella sala d’attesa in presenza di un’educatrice.

E’ evidente un disagio e una sofferenza desunta dalla carenza di colore, carenza di figure umane e dalla forte percezione da parte dei bambini che soltanto la sconfitta del virus restituirà la libertà della relazione.
E ad ogni modo loro l’idea della luce l’hanno espressa come colore. E anche quei lavori con scarabocchi tutti neri vogliono esprimere come loro intendono questo tempo buio.
Talmente pesante che spesso domina la scena, quindi il foglio, e non lascia spazio a nessun altro colore.

I bambini avevano a disposizione tutti i colori in uno spazio attrezzato per fare giocare il bambino durante le attese di visita o riabilitazione con la presenza di un’educatrice che li aiutava a giocare e a leggere alcuni libretti, e che invitati a rappresentare in un disegno o un testo come vivevano l’esperienza della pandemia, in alcuni di loro ha prevalso il buio.

La luce è stata quindi spesso rappresentata dai colori o dall’arcobaleno.

Invitiamo il lettore a considerare il segno o lo scarabocchio, come modalità espressiva del bambino.

Molti di questi lavori esprimono il disagio del bambino ad affrontare questo periodo di distanziamento e separazione, come il lavoro a pag. 4, dove c’è questa specie di rete che imprigiona i colori e i colori potrebbero rappresentare i bambini stessi, a cui è impedito di esprimersi liberamente.

Nella pag. 5 si trova rappresentato questa specie di granchio nero che potrebbe rappresentare la particella virale con l’ape in alto che invece è libera e svolazza.

Anche l’immagine dell’arcobaleno formato da tutti i colori che argina il nero è molto evocativa.

A pag. 12 e 13 questi scarabocchi diventano strisce di colore

In un’altro lavoro viene espressa l’idea che la libertà dipenda dal cancellare la particella virale, altrimenti non c’è possibilità di relazione. Infatti sotto ci sono due bambini che tentano di baciarsi.

Infine abbiamo il disegno e la poesia a pag. 17 che forse è l’opera che dà più il senso del momento.

Nel lavoro di Noemi a pag. 17 vi sono delle figure senza contatto tra di loro che potrebbero rappresentare farfalle o persone che quasi si staccano dalla terra e il sole è rappresentato come un cuore giallo e sotto infatti c’è l’augurio che l’isolamento sia presto finito.

Abbiamo quindi deciso di premiare questo lavoro risultando molto evocativo dello stato d’animo che stanno vivendo i bambini in questo periodo.